Dopo i patemi della stagione precedente il presidente Aliberti decide di riportare sulla panchina della Salernitana Delio Rossi,il quale viene accolto,durante la sua presentazione al Vestuti,da un autentico bagno di folla che rispecchia pienamente l'entusiasmo travolgente che regna in città.

Il tecnico ripropone luoghi e metodi di allenamento della sua precedente avventura salernitana,ed anche i risultati,dopo l'eliminazione in Coppa Italia per mano del Bari,sono identici;spettacolo,gol a raffica ed avversari annichiliti.

La prima autentica svolta della stagione si ha il 14 dicembre,quando i granata fanno visita al Venezia capolista ed operano il sorpasso sbancando il Penzo con un secco 3-0 espressione di una netta superiorità tecnica e tattica.

E' il segnale che questa squadra può realmente ambire alla promozione in serie A dopo 50 anni e neanche la prima sconfitta stagionale maturata a Foggia nella penultima gara del girone d'andata fa vacillare le certezze dei tifosi granata.

Dopo la vittoria in quel di Verona Aliberti assume come Direttore Generale il campione olimpionico nei 100 m piani Pietro Mennea,il quale potrà partecipare alla festa promozione che si celebra il 10 maggio,con ben cinque giornate d'anticipo,allo stadio Arechi dopo lo 0-0 contro il Venezia.

Nessun carosello però fuori dall'impianto di via Allende per rispetto alla memoria delle vittime dell'alluvione di Sarno avvenuta solo cinque giorni prima.

Dunque dopo Gipo Viani,Delio Rossi è il secondo allenatore nella storia della Salernitana ad ottenere due promozioni,dalla serie C alla serie B e dalla serie B alla serie A.

Marco Di Vaio con 21 reti,delle quali molte di splendida fattura,vince la classifica cannonieri del campionato cadetto.