Segnata dalle continue delusioni delle stagioni precedenti,la tifoseria resta scettica nei confronti della società e della squadra e neanche la qualificazione nel girone di Coppa Italia di serie C riesce a cambiare lo stato delle cose.

In campionato nonostante la vittoria all'esordio contro la Sambenedettese,i pareggi interni contro Siracusa ed Ischia portano i tifosi a contestare duramente il presidente Soglia che deluso dalla situazione si dimette,lasciando comunque al direttore generale Franco Manni il compito di rinforzare la squadra a disposizione del tecnico Giancarlo Ansaloni.

Arriva Francesco Della Monica,centrocampista di qualità che insieme a Di Bartolomei,Pecoraro e Donatelli costituisce il reparto di maggiore forza della squadra.

Le vittorie larghe contro Torres e Francavilla riportano entusiasmo in città ed inducono il presidente Soglia a ritirare le dimissioni.

Inizia una splendida cavalcata che porta i granata in vetta alla classifica a contendersi la promozione con il Taranto,il Giarre,il Palermo,e soprattutto la Casertana che partita con 2 punti di penalizzazione e tante difficolte,riesce a vincere dieci partite consecutive ed a rientrare in corsa.

Quando in primavera il Palermo prima elimina la Salernitana nella semifinale della Coppa Italia di serie C e poi sbanca il Vestuti sembra di rivivere l'incubo delle stagioni precedenti,ma fortunatamente la vittoria esterna della settimana seguente in quel di Brindisi,in uno stadio tutto colorato di granata,consente alla squadra di mister Ansaloni di arrivare all'ultimo turno di campionato con la certezza che un pareggio interno contro il già promosso Taranto possa valere la promozione in serie B.

Cosi il 3 giugno,in uno stadio stracolmo che per l'ultima volta ospita una partita della principale squadra cittadina,si disputa un incontro che si chiude con un inevitabile 0-0 e con il raggiungimento di quella serie B che mancava a Salerno da ben 25 anni.

E' l'ultima gara della carriera di Agostino Di Bartolomei,uno dei giocatori più importanti della storia della Salernitana,che è riuscito nel compito che si era prefissato al suo arrivo,riportarla nel calcio che conta,grazie alle sue indiscutibili doti tecniche,ma soprattutto grazie alle sue immense doti umane.